giovedì 30 settembre 2010

FINE DELL'OSPEDALE!

Praticamente con la presentazione del nuovo piano sanitario, il governatore della calabria ha decretato la fine dell'Ospedale di Oppido. Da oggi si parla solo di "presidio distrettuale" (quindi come precisa una nota dell'Ufficio Stampa della Regione, non avrà funzioni ospedaliere).
Gabbati e contenti. 
Applausi a mano aperta e sorrisi cordiali hanno salutato l'on Scopelliti e seguito, che visto l'accoglienza , ha  indicato nelle dichiarazioni ai giornalisti, Oppido quale esempio di amministrazione e cittadinanza responsabile.  Aspre critiche e invettive contro chi, nella riunione dell'altra sera, cercava di richiamare l'attenzione su quella che in effetti non era una grande conquista. In effetti l'unico che sembrava rendersi conto a quale beffardo destino era stato destinato il nostro nosocomio pare fosse solo il consigliere (ex sindaco) dell'Arcobaleno. A nulla sono valse le richieste di attenzione per poter meglio far capire ai presenti  che in fondo è vero che l'edificio ( e meglio chiamarlo così) resta aperto ma i servizi che andrà ad erogare non sono affatto da ospedale.
E l'Ospedale di Montagna?
Il  governatore è stato molto attento a non parlare di zona montana, ha localizzato quale "zona alta" il nostro territorio per cui si rende necessario dotarlo di elisuperficie (attenti, non elisoccorso, quindi campo sportivo per eventuale atterraggio). Perchè? Non dovevano sparire gli Ospedali di Montagna?
Con il solito savoir faire degli uomini ben navigati in politica, ecco che appare come per incanto una definizione del tutto nuova ..... ospedali di "zona montana".
Con il nuovo piano gli ospedali di "zona montana" saranno Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli. Queste quattro strutture oltre ai servizi previsti di medicina, anestesia, chirurgia, pronto soccorso semplice (?), svolgeranno anche le tipiche funzioni di ospedale distrettuale che eroga esclusivamente servizi territoriali tra cui il 118, centro polifunzionale territoriale, Cup, punto prelievi, radiodiagnostica, Sert, medici di medicina generale (Guardia medica), poliambulatorio specialistico.
E l'Ospedale di Oppido non era classificato come "Ospedale di Montagna" come gli altri?
Si, ma noi adesso abbiamo il PPI 24/h che volete? Una ambulanza attrezzata, speriamo sarà sempre disponibile per ogni esigenza. E per i prelievi. Nessuna preoccupazione un infermiere professionale sarà presente tutti i giorni per soddisfare le vostre richieste ed inviare il tutto (quando la navetta sarà disponibile) a Gioia Tauro, a Polistena a  ...boh!! Ed i risultati arriveranno non vi preoccupate, magari in ritardo, magari alterati per il girovagare turistico per i vari presidi, ma arriveranno, si spera ecc. ecc.
Vorremmo tanto sbagliarci ma non riusciamo ad essere entusiasti come i nostri amministratori. 

Ma per fortuna c'è la Cattedrale, possente e vigile, che con il suono delle sue campane ricorderà a chi di dovere che è ora di muoversi, di protestare di scendere in piazza per ribellarsi al prepotente di turno. Ma, a proposito, com'è che da oltre un anno non si sentono più?

sabato 25 settembre 2010

Scopelliti a Oppido domenica 26 settembre.

Il Governatore della Calabria e Commissario per la Sanità Giuseppe Scopelliti, domani alle 18,30 sarà a Oppido Mamertina presso la sala Consiliare del Comune per, speriamo, dire cosa sarà o cosa resterà del nostro presidio ospedaliero.

mercoledì 8 settembre 2010

domenica 29 agosto 2010

Ecco la risposta!


Come avevamo predetto, ecco le risposte (cliccare sull'immagine per ingrandire) al manifesto del movimento Arcobaleno. Non è escluso che altro movimento, gruppo o associazione possa aggiungersi alla disputa in atto.

domenica 22 agosto 2010

E' iniziata la guerra dei manifesti

Praticamente con i festeggiamenti in onore dell'Annunziata, si conclude il periodo di ferie dei nostri concittadini che pur con grandi sacrifici (vista l'attuale situazione economica nazionale e mondiale) hanno voluto trascorrere i meritati giorni di riposo presso il paese natio e che quindi si accingono a fare rientro presso i ripettivi luoghi di residenza e di lavoro. Crisi generale che tutti abbiamo potuto riscontrare in una progressiva riduzione delle presenze che si rispecchia anche nei giorni di permanenza presso le famiglie di origine.
Quale momento migliore quindi per far sentire la propria presenza ed il proprio impegno a tutta la comunità oppidese residente e non rivendicando il proprio ruolo politico nei confronti dei propri elettori e sostenitiori. Ecco quindi che sui muri delle vie e delle piazze della nostra cittadina sono apparsi i primi manifesti che, speriamo, preannunciano un costruttivo dibattito utile a chiarire situazioni e ruoli e che possa finalmente stimolare un maggiore impegno per cercare di risollevare le sorti di questo sventurato paese.

mercoledì 14 luglio 2010

Regione: il Presidente della terza Commissione in visita all'ospedale di Oppido

Oggi, mercoledì 14 luglio, alle 17.00, il Presidente della terza Commissione, “Attività sociali, sanitarie, culturali e formative”, Nazzareno Salerno, accompagnato dai componenti della stessa, visiterà l’ospedale di Oppido Mamertina per un sopralluogo. Dopo Gioia Tauro e Rogliano, quella odierna è la terza tappa del programma di ricognizione avviato sulle condizioni in cui versano le
strutture calabresi.
Restiamo in attesa di udire il suono della campane della Cattedrale che allertano e chiamano a raccolta i cittadini di buona volontà presso l'ospedale cittadino per protestare contro la paventata chiusura.

domenica 13 giugno 2010

Ancora sull'Ospedale


Da il Quotidiano di Domenica 13 giugno 2010
da "Lettere al Quotidiano"
Scopelliti, non si chiuda l’ospedale di Oppido
ESIMIO onorevole Scopelliti, mi rivolgo a lei perché, rispetto al passato sembra una persona
che si impegna per il bene della collettività e non per interessi campanilistici o peggio ancora
personalistici. Le chiedo fermamente, a nome mio e di tutta la parte buona, ossia non interessata della Piana di Gioia Tauro, di aver rispetto (mi riferisco all'annosa questione dell'ospedale unico) della scelta di 22 sindaci su 26, che in sede di "Conferenza dei sindaci" aveva scelto quale sede appropriata per l'Ospedale unico, il sito di Cannavà di Rizziconi, per la sua centralità rispetto a tutti i comuni della Piana. Un ospedale non è un monumento di una città ma è un bene
al servizio della collettività, è di tutti, deve essere centrale e funzionale, dotato di tutti i reparti
che potrebbero essere intitolati a quelle persone decedute a causa della mala sanità. Un ospedale
dove si possa partorire e non lasciare i figli subito orfani. Se non ricordo male, gli eredi del principe Acton Ferdinando erano propensi alla costruzione su un loro terreno. Onorevole,
se io fossi “di parte” adesso dovrei dirle che l'ospedale di Gioia Tauro deve tornare funzionale
come un tempo, ma sono fermamente convinta che la collettività debba avere la priorità su tutto.
Io per prima, riconosco l'importanza della città di Palmi rispetto ai paesi viciniori. Riconosco
la cultura ... Palmi ha dato i natali a Cilea, Leonida Repaci, Zappone, Manfroce, Maria De
Maria e tanti altri ancora; ma ribadisco dobbiamo pensare alla collettività e a niente altro.
Mi permetto, inoltre, di dire che a mio parere chiudere l'ospedale di Oppido Mamertina o
trasformarlo in altro è, come progettare omicidi. L'ospedale di Oppido è a tutti gli effetti un ospedale di montagna. Mi spiego: se a Piminoro o a Scido qualcuno viene colpito da un qualsiasi malore, Cannavà o Palmi sono comunque lontane. La prego, di voler riflettere bene, prima della decisione finale e di non farvi influenzare da fin troppo scontati campanilismi. Ripeto io potrei dirle che Gioia Tauro è la città del porto, che è centrale rispetto agli altri paesi, che ha dato i natali a molti personaggi importanti; anche viventi. Potrei raccontarle il nobile passato della mia città che non ha niente da invidiare a Palmi, ma non dico niente. Non servono polemiche ma
fatti concreti. Non aggiungo altro, le dico solo di agire da presidente nello stesso modo di quando era sindaco, continuando ad impegnarsi per il bene comune.
Caterina Sorbara
Gioia Tauro

domenica 23 maggio 2010

Cloro nell'acqua potabile

Il cloro è una sostanza chimica molto reattiva e può combinarsi con altri minerali inorganici trasformandosi un sostanze potenzialmente assai dannose. Allo stesso modo quando incontra materiale organico all’ interno del nostro corpo,può reagire chimicamente e trasformarsi in sostanze chimiche conosciute con il nome CLORODERIVATI: vere sostanze cancerogene. Il cloro è da sempre presente nell’acqua potabile. Negli acquedotti di grandi dimensioni viene utilizzato in forma gassosa, mentre in quelli piccoli viene utilizzato in forma liquida ossia ipoclorito di sodio, meglio conosciuta come candeggina (ipoclorito di sodio diluito 10%). Il Cloro viene utilizzato come disinfettante nel processo di potabilizzazione dell’acqua allo scopo di renderla il più possibile esente da batteri. Il meccanismo d’ azione è svolto direttamente sul Dna dei microrganismi. Il cloro ha un effetto altamente indesiderato anche sulla normale crescita della flora batterica. Alcune disbiosi intestinali possono essere riconducibili a un’eccessiva assunzione di cloro.
Anche il mondo della medicina ufficiale comincia a porre la contaminazione dell’acqua tra gravi rischi per la salute ritenendolo un problema da affrontare quanto prima. Recenti studi svolti presso famosi istituti universitari hanno evidenziato un aumento significativo di tumori ( oltre il 40% ) in coloro che utilizzavano acqua addizionata di cloro.
Ad aggravare la pericolosità del cloro per la salute umana, si ricorda che è un potente Ossidante e distrugge le vitamine C e E . L vitamina C tra le sue moltissime funzioni , previene la trasformazione da nitrati , nitriti a nitrosammine, sostanze cancerogene.Noi assumiamo cloro quotidianamente anche con la normale dieta sotto forma di cloruro di sodio, comunemente chiamato sale da cucina.
A livello patologico un eccesso di sale provoca un aumento dell’aterosclerosi e degli infarti. Il cloro svolge anche la sua dannosa opera sulla parete arteriosa aumentando la formazione di placche ateromatose. Spesso si imputa la responsabilità al sodio di tutte queste patologie, in realtà il sale da cucina li contiene entrambi e quindi sono ambedue responsabili.
(http://www.naturopataonline.org/articoli/32-inquinamento-e-salute/57-il-cloro-e-nemico-della-salute/1.html )
In questi giorni la quantità di cloro che viene aggiunta nei serbatoi dell'acquedotto comunale ci sembra onestamente più alta del solito, non sappiamo se per motivi di carattere sanitario riscontrati nelle cisterne o semplicemente per un anomalo funzionamento o scorretta programmazione del distributore automatico.
Basta lasciare l'acqua del rubinetto in bottiglia qualche ora in più per avere la sensazione di uno sgradevole (se non disgustoso) sapore. Per questo e per i motivi su esposti, chiediamo alle autorità preposte (in primis il Sindaco) di avviare controlli sulla quantità di cloro erogato ed immesso nella rete idrica comunale ed interessare il servizio competente dell'ASP di Reggio Calabria per effettuare e pubblicare i risultati di laboratorio sulla potabilità dell'acqua che beviamo.

sabato 1 maggio 2010

Ben fatto!

A norma o non a norma, omologati o no, era ed è indispensabile che in alcune strade della nostra cittadina si ponga un freno alla circolazione sconsiderata di veicoli che sfrecciano indisturbati in tutte le ore del giorno e della notte e che sono potenzialmente dannosi a persone o cose. Assistiamo spesso ad evoluzioni e performance visibili normalmente nei migliori autodromi. Riteniamo che le strade vicino ad edifici pubblici ,specialmente scuole ed asili, siano opportunamente provvisti di questi rallentatori di velocità per una maggiore tranquillità dei pedoni. Ora che la bella stagione è alle porte e le strade saranno maggiormente utilizzate da moto e bici queste opere sono motivo di maggiore sicurezza e tranquillità. Ben fatto!

sabato 17 aprile 2010

Regione Calabria: nasce la Giunta Scopelliti


Il nuovo Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha annunciato la Giunta 48 ore dopo l'insediamento, come aveva promesso. Nell'esecutivo c'è spazio solo per due partiti, ed è composto da nove assessori, sette del Pdl e due dell'Udc.
Scopelliti ha dovuto far quadrare il cerchio facendo i conti non solo con gli equilibri politici ma anche con quelli territoriali. E alla fine ha preso scelte certamente difficili, che ad alcuni potrebbero sembrare scomode. Il dato più significativo e importante è quello della vicepresidenza, assegnata ad un nome nuovo della politica calabrese, Antonella Stasi, nominata da esterna, cioè non componente del Consiglio regionale. Il Governatore già subito dopo le elezioni, constatando che i Calabresi non avevano eletto neanche una donna (nonostante le numerose candidature), aveva annunciato che nella squadra di Governo sarebbe entrata almeno una donna e che nel suo 0 staff ce ne sarebbero state comunque molte: anche in questo caso, promessa mantenuta. Antonella Stasi è architetto, presidente della Confindustria di Crotone, imprenditrice che è titolare, assieme al marito dentista, di una nota struttura sanitaria, "Dentalia".
Gli assessori del Pdl sono Giuseppe Gentile, 66 anni, primo eletto della lista del Pdl di Cosenza con 14.676 preferenze, alle spalle una lunga e navigata carriera politica con il Partito Socialista prima e con Forza Italia poi, ha avuto la delega alle Infrastrutture ed ai Lavori pubblici; Pietro Aiello (Urbanistica), 54 anni, primo eletto nella lista del Pdl di Catanzaro con 10.405 voti; Francesco Pugliano (Ambiente), 55 anni, primo eletto nella lista 'Scopelliti Presidente' di Crotone con 6.904 preferenze; Domenico Tallini (Personale) 58 anni, secondo eletto nella lista del Pdl di Catanzaro con 8.773 voti, ha origini politiche nell'Msi ed è protagonista di movimenti politici locali di taglio spiccatamente meridionalista; Mario Caligiuri (Cultura e beni culturali), 50 anni, è nominato da esterno, è coordinatore della lista 'Scopelliti Presidente' ma soprattutto docente all’Università della Calabria, giornalista pubblicista e Sindaco di Soveria Mannelli praticamente da 25 anni, nel corso dei quali ha fatto diventare quello di Soveria il "comune più informatizzato d’Italia" (Censis), uno dei comuni "a maggiore tasso di sviluppo economico della Calabria" (Svimez) e uno dei dieci comuni a "maggiore vocazione universalistica d’Italia" (Anci); Antonio Stefano Caridi (Attività produttive), 41 anni, primo eletto della lista del Pdl a Reggio Calabria con 11.215 preferenze, di radice democristiana (ex Udc) è ora nel Pdl. Dal 2002 è Assessore all'Ambiente del Comune di Reggio; Giacomo Mancini, 38 anni, ex deputato, nipote ed omonimo dell'ex segretario nazionale del Psi, morto nel 2002 quando ricopriva la carica di sindaco di Cosenza.
I due assessori dell'Udc sono Francescantonio Stillitani (Lavoro, formazione professionale, famiglia e politiche sociali), 57 anni, primo eletto dell'Udc a Vibo Valentia con 3.747 preferenze e Michele Trematerra (Agricoltura e forestazione), 46 anni, primo eletto nella lista dell'Udc di Cosenza con 10.830 preferenze, a sempre nell'Udc, è un affermato medico e lavora come Chirurgo Oculistico a Castrovillari.
Scopelliti presenterà la Giunta nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo alle 16 di oggi, sabato 17 aprile, a Catanzaro a Palazzo Alemanni, sede della presidenza. Qui il Governatore dovrebbe annunciare anche i nomi dei sottosegretari, il cui numero non è stato ancora stabilito. La legge prevede che i sottosegretari possano essere massimo 4, così come 4 è il numero massimo degli esterni da poter inserire nella squadra di Governo. Tre sono gli esterni che compongono la Giunta (Stasi, Caligiuri e Mancini) quindi solo un esterno potrà essere chiamato tra i sottosegretari, e sarà uno tra il reggino di 44 anni da sempre nelle fila di Alleanza Nazionale Alberto Sarra (80%), l'ex Sindaco di Catanzaro Sergio Abramo (15%) e il dirigente nazionale del Partito Repubblicano Franco Torchia (5%). Tra gli altri sottosegretari molto probabilmente ci sarà Franco Morelli, 52 anni, secondo eletto nella lista del Pdl di Cosenza con 13.578 voti, è politicamente molto vicino al Sindaco di Roma Gianni Alemanno cui si era già avvicinato ai tempi di Alleanza Nazionale, dopo un'esperienza giovanile nella Democrazia Cristiana, nella corrente "sinistra di base" dell'On. Riccardo Misasi.
La nomina della Giunta è giunta al termine di una giornata frenetica di trattative, con continui contatti telefonici tra Scopelliti e i vertici nazionali del Pdl e dell'Udc e dopo che a Lamezia Terme, nel pomeriggio, il Governatore aveva incontrato i consiglieri regionali del centrodestra. Il Governatore aveva anche offerto un assessorato a Wanda Ferro, del Pdl, attuale presidente della Provincia di Catanzaro, che l'ha rifiutato: "Sarebbe stata un'esperienza esaltante - ha detto - ma ho preferito onorare il mio impegno con gli elettori. Sono certa, comunque, che lavoreremo ugualmente con Scopelliti in maniera molto produttiva".
Scopelliti ha detto ai giornalisti di essere soddisfatto "perchè abbiamo fatto un lavoro efficace che si è concluso in pochissimo tempo, dopo il mio insediamento avvenuto mercoledì. Abbiamo portato a compimento una prima parte importante del nostro cammino. Ho apprezzato, in particolare, l'atteggiamento dei consiglieri regionali, che hanno recepito pienamente il mio invito a fare un lavoro di squadra sancendo la volontà e la determinazione da parte di tutti a costruire insieme una nuova e grande Calabria. Qualcuno, magari, è rimasto deluso perchè le aspirazioni erano tante, ma tutti hanno capito che si può contribuire alla realizzazione di questo nuovo percorso anche in Consiglio regionale, che avrà un ruolo straordinario e importante". Il presidente della Regione ha definito "una novità molto importante" la nomina di una donna alla vicepresidenza. "Ma domani - ha aggiunto - annuncerò altre novità sulla partecipazione delle donne al nostro lavoro. Abbiamo costruito una squadra competitiva che rappresenta un buon mix tra giovani e gente d'esperienza".

giovedì 8 aprile 2010

DOPO LE REGIONALI, PREPARIAMOCI ALLE PROVINCIALI


Non sono ancora stati ufficializzati i nomi degli eletti al consiglio regionanale che già si scaldano i motori in preparazione per le prossime elezioni provinciali. Dopo ben quattro concittadini (più altri legati da motivi professionali o di parentela con la nostra cittadina), si prevede anche questa volta un numero sproporzionato di candidati per una poltrona al consiglio provinciale di Reggio Calabria. Se non ricordiamo male nella ultima tornata alla provincia vi erano ben 9 candidati locali e nessuno, ovviamente, è riuscito a raggiungere un numero sufficiente di preferenze per poter risultare eletto in qualche lista. Se il tornado Scopelliti lascerà indenne il Presidente Morabito, e la cosa sembra improbabile, entro il prossimo anno o prima ancora ci ritroveremo a votare per la scelta dei nuovi consiglieri della provincia di Reggio Calabria. L'attuale Sindaco pare abbia già imposto il proprio nome a tutta la giunta quale unico candidato dell'attuale amministrazione. Avrebbe, il condizionale è d'obbligo, anche l'appoggio del consigliere di minoranza candidato a Sindaco del PDL che in cambio vedrebbe ricambiato il favore con il sostegno dell'attuale amministrazione a futuro sindaco della nostra cittadina. Ma non solo, già si fanno i nomi dell'ex assessore comunale del PDL di Messignadi, dei candidati alle ultime regionali uno con la lista Scopelliti e due con la lista del PSI e di altri ancora.
Per poter sperare in una possibile elezione al consiglio provinciale un candidato locale dovrebbe avere non meno di 1.000/1.200 preferenze solo nel nostro comune e riuscire ad ottenere dei consensi importanti anche negli altri comuni che fanno parte del nostro collegio (Rizziconi, Terranova S.M. e Molochio). La cosa appare ardua e considerando che i votanti alle ultime regionali sono stati poco più di tremila, o si riesce a concentrare i voti su uno massimo due candidati di centro-destra (perche è chiaro che anche per le provinciali non ci sarà storia, la sinistra è dissolta) o non ci sarà assolutamente nessuna possibilità di poter avere un nostro rappresentante (il colore politico conta poco) che possa sostenere i bisogni del nostro territorio presso l'ente Provincia. Raccomandiamo quindi ai nostri concittadini di riflettere attentamente prima di dare la disponibilità ad una eventuale candidatura o di valutare attentamente il sostegno a nominativi che non siano del luogo perchè se vogliamo contare a livello provinciale e necessario che ci sia un nostro rappresentante che conosca i veri problemi del territorio e che possa rappresentarci degnamente.

giovedì 1 aprile 2010

lunedì 29 marzo 2010

REGIONALI 2010 - VINCE SCOPELLITI

Il risultato è ormai certo, il nuovo governatore della Calabria è Giuseppe Scopelliti.
La sonora sconfitta del centro-sinistra dovrà far riflettere i vari Loiero, Bova & C. che gli elettori sono delle persone e non dei burattini che subiscono passivamente le scelte calate dall'alto. L'arroganza dell'ormai ex Presidente Loiero è stata punita severamente anche dai suoi ex elettori.
I risultati che arrivano dai seggi fanno prevedere nella nostra cittadina una vittoria bulgara per la coalizione di centro destra.
Al nuovo Governatore auguriamo buon lavoro e ci auguriamo che riesca a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.

giovedì 25 marzo 2010

25 marzo 2010 - FINALMENTE!

Non poteva esserci giorno più propizio per l'apertura del tratto di strada della Ferrandina. L'intervento divino della nostra Patrona ha permesso finalmente la riapertura della strada rimasta interrotta per oltre un anno.

giovedì 4 marzo 2010

LA CORSA AL SEGGIO



Domenica 28 marzo e lunedi 29 marzo si vota per il rinnovo del Consiglio e della Giunta Regionale della Calabria oltre che per il rinnovo di alcune amministrazioni comunali. Già i muri della nostra cittadina cominciano ad essere tappezzati con manifesti di candidati che con slogan e sorrisi ammalianti ci invitano a votarli. La corsa alle poltrone è già ampiamente cominciata e tutti cercano quei consensi che gli possano garantire di occuparle per almeno i prossimi cinque anni. In un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, la politica non conosce crisi, né la difficoltà di arrivare a fine del mese. Un posto a palazzo Campanella garantirà una rendita assolutamente non disprezzabile che supera sicuramente i 10.000 euro al mese con annessi e connessi.
Ma dove erano tutti questi personaggi nel momento in cui i reparti dell'Ospedale venivano chiusi? Quando il paese restava isolato dal resto del mondo? Quando le strade venivano portate via da fiumi di acqua torrenziale? Dov'è lo sviluppo e il lavoro che vedeva nel porto di Gioia Tauro il volano per l'intera regione mentre i nostri figli continuano ad emigrare con laurea e portatile in mano?
Con quale coraggio i nostri amministratori ci possono suggerire di votare i loro beniamini che già in passato hanno dimostrato solo di saper prendere in giro l'intera comunità con promesse mai mantenute?
Pensavamo che al di fuori degli schieramenti politici e partitici ci si dovesse concentrare su di un nominativo, possibilmente locale, su cui concentrare i nostri voti per poter sperare se non in un consigliere regionale (non ci riusciamo nemmeno per un consigliere provinciale) almeno nella possibilità di avere un potere contrattuale più consistente con i centri di potere politico istituzionali. Invece ci ritroviamo si con dei nostri concittadini in lista (assolutamente rispettabili) ma senza alcuna speranza di essere competitivi per misere logiche personalistiche o di servizio mentre una miriade di personaggi continuano a garantire un impegno a racimolare consensi per il nipote, il cugino il lontano parente ed ancora una volta per l'amico. Come al solito ci sarà una grande dispersione di voti, saranno accontentati quei politici che contano su quei 20, 50 voti che alla fine daranno il peso e la consistenza sulle decisioni importanti che interessano la nostra cittadina. Resteremo come sempre con le pezze al culo e con le promesse non mantenute, però ci sarà per qualcuno un amico a cui poter chiedere il misero favore personale.

sabato 20 febbraio 2010

Protezione civile, questa sconosciuta.


I fatti di questi giorni in cui divampa la polemica sul capo della protezione civile italiana Bertolaso e sui presunti massaggi più o meno privati presso l'ormai famoso centro benessere romano, ci spingono ad una breve riflessione sul ruolo della protezione civile (a cui va riconosciuto un grandissimo impegno a livello nazionale) nel nostro territorio. Territorio il nostro martoriato, purtroppo, sempre più spesso da eventi climatici di grave rilevanza. Non conosciamo l'esatta organizzazione dei gruppi di volontari della Protezione Civile presenti sul territorio della Piana ma sicuramente a pochi sarà sfuggita la presenza più o meno massiccia di volontari che con orgoglio esibiscono la loro presenza durante feste e sagre paesane.
Ma noi che come tanti percorriamo tutti i giorni strade che vengono asfaltate solo in occasione di convegni che richiedono la presenza di uomini di governo (vedi ultimo incontro presso il centro fieristico di Varapodio) e che rischiamo di essere travolti da frane o da veri torrenti che si formano lungo le strade, non ricordiamo di aver mai visto personale ufficiale o volontario della Protezione Civile a presidiare il territorio e ad aiutare gli automobilisti in difficoltà. La nostra speranza è che si tratti solo di mancanza di organizzazione e di coordinamento per poter fronteggiare adeguatamente le emergenze.

giovedì 11 febbraio 2010

Il Governo impone il nucleare, gli italiani dicono NO


Regioni: nucleare, no a nuove centrali
Voto contrario espresso da Lombardia, Veneto e Friuli
Il Governo vuole imporre la costruzione di nuove centrali nonostante il referendum popolare del 1987.

mercoledì 27 gennaio 2010

Il PD faccia la scelta giusta!


Uno con(tro) tutti per il cambiamento in Calabria
In questa fase di lotte fratricide all'interno del PD calabrese e alla luce della rinnovata intesa tra il leader del partito Pier Luigi Bersani e Antonio Di Pietro, riteniamo che l'unica possibilità per ridare credibilità ad una classe politica che finora a dimostrato solamente di badare alle proprie posizioni di forza all'interno del partito sia proprio quella di sostenere convintamente e lealmente la candidatura di Pippo Callipo alla presidenza della Regione Calabria. Ci auguriamo che il PD calabrese riesca a trovare un accordo per sostenere la candidatura di Pippo Callipo quale candidato unico del centrosinistra, unico vero antagonista del candidato del pdl.

lunedì 18 gennaio 2010

Ma le campane in Cattedrale non ci sono più?



I casi di malasanità hanno posto la Calabria alla ribalta delle cronache nazionali. Adesso la giunta Loiero decide anche la chiusura dell’ospedale di Oppido Mamertina, nell’ambito del piano di rientro concordato con il governo centrale. Il primo tassello dell’organizzazione migliorativa del sistema sanitario nazionale.

L’Ospedale di Oppido rientra, infatti, tra i cinque ospedali (l'unico della Piana) trasformati che non gestiranno più ricoveri per malati acuti ma diventeranno presidi sanitari territoriali con nuove tecnologie e servizi d’avanguardia (?).


Abbiamo assististo ad una rivolta popolare per lo spostamento dell'autoclave (sostituita successivamente con una più moderna e potente) presso le sale operatorie del presidio di Polistena con manifestazioni di cittadini allertati e richiamati dal suono delle campane della nostra Cattedrale che hanno portato anche all'occupazione del Comune. Illustri concittadini da pulpiti sacri e profani, hanno spronato e guidato il POPOLO a dimostrare la propria contrarietà per quelle decisioni prese fuori dai confini comunali. Proteste sono state organizate anche presso il Consiglio Regionale con l'organizzazione di pullman sponsorizzati perfino da qualche partito politico di centro-destra.

Da allora la situazione non è certo migliorata, anzi. Quello che è cambiato è la guida ai vertici dell'amministrazione comunale. D'incanto tutti i problemi sembrano risolti. Come se con un solo colpo di spugna si sia riusciti a schiarire tutte le ombre che offuscavano la laboriosa vita dei nostri conpaesani.
Però un dubbio ci assale. Non è che tale impegno ed animosità era "solo" finalizzato a delegittimare l'operato dell' amministrazione a guida Arcobaleno che si era trovata a fronteggiare problematiche sempre di più incancrenite nel tempo?
Dove sono tutti quei personaggi che immancabilmente e giornalmente sostavano agli angoli delle piazze e sopratutto delle piazzette per criticare, denigrare e malignare sull'operato della vecchia amministrazione?
Strisciante e subdola, costruita ad arte, era l'insinuazione.
Non passava giorno che nei Blog (o nel Blog) non ci fosse almeno una simpatica frecciatina alla compagine di governo locale.
Dove sono i promotori attenti ad ogni pur minimo allarme pronti a scendere in piazza come cavalieri indomiti dal proprio cavallo, e sguainare la spada per difendere l'onore ed i diritti dei propri concittadini.
Sono scomparsi cavalieri erranti, messeri e nobildonne, pepite ed altri metalli nobili.
Le strade per raggiungere il reame sono ormai libere e sgombre da cespugli e spine.
Nessuna voce si è fatta sentire in questi tristi giorni che hanno decretato la DEFINITIVA CHIUSURA del nostro ospedale.
Speravamo in uno scatto di orgoglio, di amor proprio, di una onesta presa di posizione per difendere e ribadire le proprie idee. Niente di tutto questo, tanto c'è sempre la possibilità di poter addossarre ad altri le nostre responsabilità.

domenica 17 gennaio 2010

Bettino Craxi, soltanto un uomo

Statista eccelso o abile mariuolo il dilemma sul come giudicare la figura politica di Bettino Craxi è un interrogativo che non conosce risposta.



Dalla sua morte, avvenuta ad Hammamet in Tunisia son passati dieci anni, eppure oggi come allora l’Italia è divisa. Non importa il valore del suo operato né tanto meno la sentenza passata in giudicato che l’ha condannato per corruzione, Bettino Craxi a seconda delle opinioni e del credo politico è a prescindere, un eroe o un farabutto.

Ma chi è stato Craxi se non il calco perfetto del politico della prima Repubblica?

Smanioso di successo ed edonista, avido di potere e cinico quanto basta per restare perennemente sulla cresta dell’onda, demagogo e refrattario a qualunque sistema di regole, Craxi ha letteralmente plasmato un nuovo concetto di politica: “la politica del relativismo”

“Così fan tutti”, fu la strenua difesa che egli adottò in parlamento allorquando la magistratura chiese di processarlo per corruzione.

Quasi che la diffusione generale della corruttela giustificasse l’insano gesto del singolo, quasi che il disprezzo collettivo delle regole autorizzasse chiunque alla trasgressione, quasi che l’ipocrisia da disvalore fosse d’un tratto divenuto valore comune da perseguire con meticolosità.

Tutto è relativo nell’universo concettuale di Bettino compreso il lungo periodo trascorso nel rifugio dorato di Hammamet, latitanza secondo la giustizia italiana, esilio secondo lui ed i suoi seguaci.
dall’altro.

Analizzare la sua figura è un po’ come cimentarsi con il cubo di Rubik i singoli tasselli delle sei facce per quanto ci si sforzi di renderli dello stesso colore, risultano sempre spaiati.

Destinatario di tangenti da un lato ma anche uomo politico di valore
A lui si deve il nuovo concordato con la Santa Sede, l’abbattimento della Scala mobile in materia di lavoro e la forte diminuzione dell’inflazione che passò a metà anni ottanta dal 16 al 4%.
Statista o lestofante, Craxi è stato semplicemente un uomo. Un uomo del suo tempo riguardo cui, più che il dilemma gratitudine o acrimonia va riservato semplicemente un silenzioso rispetto.
Ad imporlo non è un credo politico né tanto meno il becero sentimentalismo dei molti bensì soltanto l’umana pietas verso chi, grande o piccolo uomo che sia stato, non c’è più.

Raffaele de Chiara


http://ondanomala82.wordpress.com/2010/01/17/bettino-craxi-solo-un-uomo/

mercoledì 13 gennaio 2010

IL DEVASTANTE TERREMOTO DI HAITI



Dieci scosse devastano uno dei Paesi più poveri al mondo. Le agenzie di stampa parlano di oltre 100.000 morti. Restiamo attoniti ed increduli per una tragedia di così grave portata. Esprimiamo cordoglio nella speranza che i soccorritori possano al più presto dare alle popolazioni i primi necessari aiuti. Cerchiamo di comprendere quanto siano insignificanti i nostri miseri problemi quotidiani di fronte a tragedie così grandi.

domenica 10 gennaio 2010

Bravo Carlo!!!
















dal sito http://www.oppidomamertina.com/

Carissimi Amici, guardate le foto di come era il bivio di Varapodio sulla statale 111/DIR sino all’altro ieri 8 gennaio 2010 e guardate com’è oggi 10 gennaio 2010.

Tutto questo è stato fatto in soli due giorni, 48 ore, e dopo oltre un anno da quando è crollato causa l’alluvione.

Quando politica vuole o uomo politico è capace tutto si fa e rapidamente…..

Quello che non è stato fatto in un anno è stato reso possibile in soli due giorni…..

Lo dimostra il fatto che il bivio di Varapodio, reso parzialmente oltre che pericolosamente percorribile dall’alluvione del novembre-dicembre 2009, così come sono stati resi impercorribili il ponte di Marro e il tratto della statale 111/DIR, località Ferrandina, è stato riparato in tempo di record, 48 ore, solo perché lunedì 11 p.v., in Varapodio dovrà giungere il ministro per le infrastrutture on.le Matteoli.

Orbene la visita del ministro Matteoli ci rende onorati per la sua autorevole e qualificata presenza oltre che grati perché conseguenzialmente alla sua visita, finalmente…., si potrà fruire in modo tranquillamente percorribile del tratto di bivio sopra detto, ma responsabilmente e doverosamente ci domandiamo:

quale altra visita di ministro e di “Santo protettore” dovremo chiedere o augurarci tale che si riesca ad uscire dall’isolamento in cui il Comune di Oppido Mamertina e gli altri Comuni sono stati relegati causa il crollo del ponte di Marro e del tratto di statale 111/DIR, località Ferrandina, considerato che ad oltre un anno dall’alluvione la politica o i politici che ci rappresentano non sono stati in grado di fare quanto, e senza forse saperlo, l’on.le ministro Matteoli ha fatto con una semplice visita al nostro comprensorio???

Bravo Carlo, condividiamo pienamente le tue valutazioni. Domani verrà presentato il progetto del Ponte sullo Stretto, una costosissima opera faraonica che sarà certamente utile ma che sicuramente allo stato attuale non è indispensabile. Indispensabile è far uscire dall'isolamento paesi come il nostro che necessitano di una viabilità migliore e che ci permettano di poter arrivare al Ponte sullo Stretto (quando ci sarà) in tutta sicurezza ed in tempi ragionevoli. Tempi ragionevoli che servono per arrivare al primo Pronto Soccorso in caso di necessità e non morire su strade tuortose che, abbiamo visto recentemente, diventano vere e proprie trappole per gli automobilisti che le percorrono giornalmente. Vedrete che con le imminenti elezioni regionali si ricomincerà a parlare di Pedemontana e ricominceremo a sentire i solenni impegni che prenderanno i soliti politici, le solite facce di bronzo, che sulle aspettative ed i bisogni della povera gente hanno fatto la loro fortuna.