sabato 29 agosto 2009

E' davvero un Pronto Soccorso?

Gli ultimi, speriamo, episodi di una lunga serie di tragici eventi che hanno colpito la sanità calabrese ci spingono a riflettere sulla organizzazione strutturale e sulle competenze professionali che caratterizzano questi avamposti. Non possiamo accettare passivamente che chi si presenta presso questi presìdi per ricevere delle cure a volte riceva più danni che benefici. Ci dobbiamo affidare alla buona sorte sperando che a soccorrerci sia quel medico piuttosto che un'altro. E' successo che per dei punti di sutura si sia dovuto richiedere l'intervento dell''amico medico, magari in congedo, per poter avere maggiori garanzie per una migliore riuscita dell'intervento. Spesso abbiamo assistito alla utilizzazione di medici che per la tipologia di incarico fino al momento espletata, non erano sicuramente pronti ad affrontare un incarico così delicato ed importante ma anche così rischioso. Il Pronto Soccorso essendo una struttura di assistenza sanitaria dedicata alle situazioni di urgenza ed emergenza è il primo presidio cui il paziente si rivolge. Essendo appunto variegata e vasta la tipologia delle situazioni cui bisogna far fronte, richiede personale medico ed infiermeristico con grandi capacità professionali ed umane. Non vogliamo sparare sul mucchio, riconosciamo la presenza di ottime profesionalità, ma chiaramente gli ultimi eventi indicano che spesso si interviene con superficialità, sottovalutando la reale situazione e trascurando l'esecuzione di ulteriori ricerche che possono indirizzare verso una corretta diagnosi. E' vero anche che il supporto tecnico deve essere adeguato all'importanza del ruolo. Ultimamente abbiamo assistito alla graduale trasformazione della maggior parte dei Pronto Soccorso in Punto di Primo intervento (nel nostro caso solo notturno) e al ridimensionamento della maggior parte dei laboratori di analisi in Punto Prelievo ingolfando i pochi rimasti di personale e di carico di lavoro con navette che continuamente fanno la spola tra i vari presidi, anche per una semplice glicemia, ritardando la possibilità di valutarne l'esito. Non solo, l'organizzazione del 118 non è ottimale. Ci sono stati degli episodi in cui si è dovuto ricorrere all'intervento delle forze dell'ordine (polizie e carabinieri) per poter ottenere l'intervento di una ambulanza. Modificando l'organizzazione possono cambiare le cose? O di una trasformazione radicale è ciò di cui si ha bisogno? Basta adeguare le strutture o è sulla professione sanitaria che bisogna intervenire? Con il nuovo (o unico) Ospedale della Piana (quando ci sarà) possiamo davvero avere una risposta alle richieste del territorio? Infine, la professione medica può essere considerata ancora una missione o è soltanto un mezzo per affermarsi socialmente?

martedì 25 agosto 2009

A quando il Museo Civico?

Ormai da troppi anni si aspetta l'apertura del Museo Civico di Oppido Mamertina. Quando l'inaugurazione sembrava imminente e le sollecitazioni della Sopraintendenza per i beni Archeologici più pressanti, nuovi problemi tecnici e strutturali ne rimandavano la data. Infatti la sede preposta, Palazzo Grillo, a causa di lacune progettuali e di carenze realizzative evidenziava ad ogni procedura di collaudo delle insufficienze che non lo rendevano conforme a tale destinazione. Ben ha fatto la passata amministrazione a trasferire nell'edificio già sede di Biblioteca Comunale, gli uffici della Polizia Municipale rendendo fruibile un'ampia ala del piano terra e restituendo decoro ad un cortile diventato impraticabile per gli escrementi dei volatili che ci albergavano. Non solo, il recupero di fondi residui e ulteriori finanziamenti hanno reso possibile interventi che stanno per completarsi. Il territorio di Oppido è ricco di attrattive archeologiche, storiche, ambientali e paesaggistiche. Da Mella a Torre Cillea e Torre Inferrata, da Oppido Vecchia a contrada Palazzo. Dalla stupenda Cattedrale alle chiese più piccole ma non per questo meno importanti (basti ricordare le scoperte del sottosuolo della chiesa di S. Giuseppe non ancora del tutto esplorato e sconosciuto ai molti), il nostro territorio può essere una golosa attrattiva per gli amanti del turismo culturale. Su questo deve puntare il nuovo Sindaco e tutta l'amministrazione. Con agli altri musei già esistenti (Museo Diocesano e il Museo didattico della civiltà contadina e artigiana) può rappresentare il volano per la realizzazione di un percorso culturale alla scoperta dei nostri "tesori".

venerdì 21 agosto 2009

CACCIA SI, CACCIA NO.

CACCIA SI, CACCIA NO.
Il 2 settembre si apre in Calabria la stagione venatorio 2009-2010 e nuovamente si inaspriscono le polemiche tra i sostenitori di tale sport e tra coloro che la vorrebbero abolire.
Com'è noto, i due referendum svoltisi sull'argomento nel 1990 e nel 1997, non hanno raggiunto il quorum necessario per consentirne l'applicazione, ma è significativo il risultato plebiscitario ottenuto contro la caccia tra i votanti:

Referendum 3/4 GIUGNO 1990
CACCIA: ABOLIZIONE NORME
% votanti: 43,4
% SÌ: 92,2
% NO: 7,8
CACCIA: ABOLIZIONE ACCESSO AI FONDI PRIVATI
% votanti: 42,9%
% SÌ: 92,3
% NO: 7,7

Referendum 15 GIUGNO 1997
CACCIA: ABOLIZIONE ACCESSO AI FONDI PRIVATI
% votanti: 30,2
% SÌ: 80,9
% NO: 19,1

Da molti considerata una pratica primitiva, selvaggia ed inutile trova nel nostro territorio numerosi estimatori pronti a ad impugnare la doppietta nonostante la riduzione dei giorni autorizzati e la lievitazione dei costi (tasse, assicurazione ecc.). E' bene ricordare anche tutto quanto gira intorno a questa pratica, dall'industria alle piccole imprese artigiane per la produzione di armi, munizioni ed attrezzature sportive nonchè il turismo venatorio anche internazionale (non crediamo sia il caso dei cacciatori oppidesi) per svariati milioni di euro all'anno.
Attualmente in parlamento giace (firmatario sen. Mario Orsi del PDL) un disegno di modifica della legge 157/92 sulla tutela della fauna e la disciplina della caccia. Tra le altre modifiche al testo di legge, la proposta contiene la norma sul rilascio di un patentino per sparare a 16 anni con fucile reso in comodato sotto la supervisione di un adulto cacciatore. Per molte associazioni ambientaliste è pericoloso prevederel’abbassamento dell’età della licenza di caccia quando la caccia è considerata, ovviamente, uno sport pericoloso,motivo per cui è obbligatoria l’assicurazione civile.
Un' altro aspetto da considerare è il dibattito in atto sulla proposta di abolizione dell'art.842 del del Codice Civile che permette ai soli cacciatori di entrare nella proprietà privata altrui. Questo stato di cose rappresenta per molti una violazione del principio di uguaglianza dei cittadini, sancito dalla Costituzione italiana, che devono godere tutti degli stessi diritti davanti alla legge (art. 3) e che devono vedere assicurato il loro diritto assoluto alla proprietà privata riconosciuta e garantita dalla Costituzione in maniera esclusiva (art. 42).

Ai lettori del blog chiedamo:
E' giustificabile l'uccisione di selvaggina a soli fini sportivi?
L’attività venatoria sportiva è qualcosa di diverso dal recarsi al Supermercato e comprare il pollo preconfezionato o l'arrosto per una grigliata con gli amici?

Non vogliamo criminalizzare i cacciatori ma pensiamo che un dibattito sereno possa aiutarci a comprendere meglio le motivazioni dei sostenitori di questa antica pratica o di apprezzare magari chi ne vorrebbe l'abolizione.

sabato 15 agosto 2009

Kernberg e il narcisismo oppidese

Aspetto fondamentale del tema del narcisismo, così come viene definito da Kernberg, è la differenza sostanziale tra il narcisismo normale (infantile o tratto di personalità nell’individuo adulto) e il narcisismo presente nei pazienti con una personalità narcisista, in questo ultimo caso il narcisismo assume una connotazione strettamente patologica. Egli sostiene, infatti, che il narcisismo dei pazienti affetti da disturbo narcisistico di personalità sia qualitativamente e quantitativamente diverso sia da quello presente sia negli individui sani, sia dal narcisismo primario infantile. (tratto da http://www.studiopsicologia.com/)
Siamo sicuramente rallegrati della elezione del Sindaco di Oppido Mamertina a Presidente della Comunità Montana Versante Tirrenico Meridionale di Delianuova, ma francamente l'affissione di manifesti autocelebrativi ci sembra inopportuna ed esagerata. Nel momento in cui il futuro delle C.M. è molto incerto e con la riduzione radicale delle rimesse statali e regionali il ruolo di questi enti è sicuramente ridimensionato. Inoltre l'uscita di scena dell'ex Presidente in modo così tranquillo e senza assessorato esterno di comuni "amici", preannuncia un ruolo di scarso rilievo per il futuro dell'Ente.
Sappiamo tutti che la lista Insieme per Oppido è stata voluta, amalgamata e plasmata personalmente dal Sindaco in carica per cui fargli seguire qualche lezione di modestia non sarebbe male.
Auguriamo al nuovo Presidente della C.M. buon lavoro con l'augurio che la Regione riesca a legiferare al più presto per dare specifiche competenze per la reale utilità di questi enti.

martedì 11 agosto 2009

Ponte sul Marro, partiti i lavori

L’opera, danneggiata dalle alluvioni invernali, dopo Ferragosto verrà demolita e ricostruita
Ponte sul Marro, partiti i lavori
Il progetto sarà uno dei primi a rispettare le norme antisismiche post-Abruzzo

di ANGELA GARIBALDI

VARAPODIO - E' ormai ufficiale e definitiva la notiziadell'inizio dei lavori di ricostruzione del Ponte Marro. Il dirigente tecnico della Provincia, Domenica Catalfamo, ha comunicato di aver provveduto ad effettuare l'aggiudicazione definitiva dei lavori ad un'Associazione Temporanea d'Imprese guidata da una società romana che sarà coadiuvata da alcune imprese locali. Dopo Ferragosto inizierà dunque l'esecuzione dell'opera previa demolizione del ponte pericolante, che dovrà essere ultimata entro maggio-giugno 2010. Altra notizia importante riguarda l'ipotesi di un percorso temporaneo richiesto dal Comune di Varapodio. La Provincia ha avviato l'iter tecnico per verificare la fattibilità: il presidente Giuseppe Morabito, con gli ingegneri Casile e Catalfamo ha fatto immediaditamente predisporre gli elaborati necessari da sottoporre alla valutazione dei tecnici competenti. In breve tempo dovrebbe risolversi, anche se in via temporanea, il ripristino dell'arteria che raccoglie il traffico proveniente dai centri a monte del tratto interrotto, verso le zone commerciali e l'imbocco autostradale dell'A3 Salerno - Reggio Calabria. Il settore viabilità ha attuato le direttive politiche della Provincia dando l'input all'inizio dei lavori mediante la cantierizzazione dell'opera. In data 31luglio, infatti, è stato firmato il verbale di consegna urgente dei lavori. Ildirettore Francesco Lamberto, ha informato che il ponte sarà realizzato in un'unica campata pari a 54 metri, sottolineando anche la complessità di esecuzione e l'innovazione del progetto, uno dei primi in Italia a rispettare le norme antisismiche varate dopo il terremoto in Abruzzo. (da Il Quotidiano della Calabria 11/08/2009)

venerdì 7 agosto 2009

Dopo le Miss, che fare?


Dopo la serata con la sfilata di belle ragazze e la proclamazione di Miss Oppido Mamertina (sic!) e tempo di pensare alle cose serie.


Vorremmo sapere quali sono gli interventi della nuova amministrazione presso la Provincia di Reggio Calabria per sollecitare la ditta che ha in appalto i lavori della Ferrandina (e del Ponte Marro) affinchè si proceda in modo più spedito (lavorando anche di notte se necessario) per il completamento della strada.

L'aver affidato alla Global Service i due appalti in modo diretto senza quindi procedere a gara doveva e deve imporre dei tempi e un impegno alla realizzazione delle due opere che fino al momento è mancato.
"L'estate sta finendo", cantavano i Righeira, e dopo i giorni di feste e festini si avvicina l'apertura delle scuole.
L'impegno deve esser quello di garantire che per tale data "almeno" la strada della ferrandina sia completata.

E l'Ospedale? Tutto l'impegno di cui si era parlato in campagna elettorale è andato a farsi friggere?

I due infermieri che fanno parte della nuova amministrazione comunale (Assessore alla Sanità e delegato al Turismo e Spettacolo) si sono impegnati tanto è vero solo a fare in modo di farsi trasferire presso presidi più graditi prima dell'annunciata chiusura.

Vergogna!!!!!!!!!!!

mercoledì 5 agosto 2009

Si è spenta l'artista oppidese Concetta Mazzullo

Ieri si sono svolti i funerali dell''artista Concetta Mazzullo che tanto lustro ha dato alla nostra cittadina.
Una breve biografia per ricordarla.
Concetta Mazzullo è nata ad Oppido Mamertina (RC). Pittrice, si è formata alla scuola del padre, noto scultore, pittore e poeta. Ha tenuto molte mostre personali a Roma, Salsomaggiore Terme, Oppido Mamertina, Palmi, Parigi, Hong Kong. Ha partecipato a moltissime rassegne in Italia, Francia, Inghilterra, Austria, USA, Giappone, Spagna, Malta, Germania, Hong Kong, Belgio, Jugo-slavia, Corea, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Svezia, Turchia, etc., ottenendo prestigiosi premi. Molti critici hanno scritto di lei, tra cui E. Bruzzi, V. Gubitosi, W. Sorrentino, G. Boulanger, F. Novelli, T. Ho Kit, Y. Kwang Ngah, E. Ordonez, M. Meozzi e molti altri. Pluriaccademica, recensita su giornali, riviste e nei principali cataloghi d’arte italiani e stranieri, sue opere si trovano in Musei, Accademie, Chiese e collezioni private in Italia e all’estero. «L’arte di Concetta Mazzullo è straordinariamente vitale, densa di drammatici rilievi; affronta con forte impegno temi legati all’esperienza dell’umanità contemporanea o al sacro, scandendo perentoriamente i contenuti in una figurazione vibrante. Forme e colori, equilibrati nel ritmo da spatolate decise e ben strutturate, tessono la trama di una narrazione ricca di pathos...» (S. Perdicaro)«Concetta Mazzullo si immerge completamente in un’arte pittorica che sa affrontare temi a noi molto cari e legati ad una problematica sociale propria dei nostri tempi, direttamente a con-tatto con una realtà quotidiana che l’artista affronta in prima per-sona per poter trarre motivi più significativamente esemplari di una crisi esistenziale che ha ormai invaso gran parte del mondo. I temi dell’emarginazione, della povertà, della tossicodipendenza, della solitudine vengono ripresi dall’artista con una significativa decisione di tratti che riesce a definirne con estremo verismo i par-ticolari più nascosti, riuscendo così a fissare sulla tela il ritratto di una società ormai in crisi e non più alla ricerca di verità sane ma deviate verso forme di piacere che si basano unicamente sul rag-giungimento del massimo soddisfacimento col minimo sacrificio, senza tener conto della falsità di queste promesse che ben presto si trasformeranno in dolore e abbandono». (Laura Capellini)

lunedì 3 agosto 2009

MOTORADUNO


Il motoraduno 2009 si concluso con il suono scoppiettante delle marmitte delle numerose motociclette che hanno invaso Oppido per due giorni. Due giorni di divertimento e spettacolo e con la presenza di belle ragazze che hanno deliziato la vista soprattutto a coloro i quali si sforzavano a dimostrarsi indifferenti.
Ben vengano queste manifestazioni che portano una ventata di allegria e spensieratezza e che se ben gestite riducono quelli che sono i disagi causati dal rumore e dalla confusione. Un plauso agli organizzatori che si sono sacrificati in questi due giorni per farci godere di uno spettacolo di suoni e colori.

domenica 2 agosto 2009

Eccoci



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