venerdì 11 settembre 2009

La Giunta Regionale approva il Piano 2010-2012

11/09/2009 La Giunta regionale della Calabria, che si è ritenuta ieri sotto la presidenza di Agazio Loiero, ha approvato il Piano di riqualificazione e riorganizzazione del servizio sanitario regionale ai sensi dell’articolo 1, comma 180, della legge 13 dicembre 2004, nr. 311. Il Piano di rientro sarà presentato al Governo nei prossimi giorni.L'obiettivo strategico del Piano 2010-2012, «è la riqualificazione e il miglioramento dell’intero sistema sanitario regionale». L’attuale sistema, è scritto nella nota, «mostra diffusi e cronici punti di criticità che implicano livelli mediamente modesti di assistenza e di tutela del diritto alla salute dei calabresi. Ciò impone una riforma strutturale del sistema in modo da garantire standard di sicurezza e di qualità per tutti i cittadini, in particolare per i più deboli. Il Piano aspira a costruire un sistema sanitario con caratteristiche organizzative e qualitative in linea con quelli medi nazionali». Il Piano proposto dalla Giunta Regionale, con il sostegno tecnico e scientifico dell’Agenas e di Kpmg, prosegue la nota, «ha tutte le caratteristiche per scongiurare l’ipotesi di commissariamento della sanità regionale. Il commissariamento non è la soluzione ai problemi della sanità calabrese come l'esperienza ha dimostrato, in Calabria ed in Italia. Il commissariamento è una grave ferita istituzionale senza benefici evidenti per la collettività; per questo la Regione Calabria si oppone con determinazione».Il Piano, organizzato in nove obiettivi generali, 22 obiettivi specifici, 49 obiettivi operativi e 89 azioni-interventi, è prioritariamente orientato a conseguire miglioramenti significativi nelle aree strategiche dell’intero sistema: assistenza territoriale; rete ospedaliera; farmaceutica; personale. «Il primo e più importante miglioramento che il Piano vuole conseguire consiste nel potenziare e qualificare i servizi più vicini ai cittadini, ossia quei servizi territoriali che consentono di soddisfare i bisogni diffusi di assistenza sanitaria in loco e che dunque possono limitare i ricoveri ospedalieri impropri. Il secondo miglioramento atteso è la riqualificazione della rete ospedaliera attraverso: a) un potenziamento dell’offerta riabilitativa e di lungodegenza rispondente ai fabbisogni di una popolazione sempre più anziana;b) una riorganizzazione dei presidi ospedalieri di piccole dimensione per accrescere sicurezza, appropriatezza delle prestazioni, efficienza organizzativa; c) dismissioni di reparti insostenibili sotto il profilo della sicurezza e della qualità dell’assistenza, in particolare per le aree chirurgiche e punti nascita; d) l'aumento delle prestazioni sanitarie appropriate. Il terzo miglioramento consiste nel promuovere e conseguire un uso più congruo e appropriato dei farmaci, evitando abusi e consumi inutili e dannosi, nonchè un sistema di acquisti da parte delle aziende sanitarie più efficiente e trasparente. Il quarto e ultimo miglioramento attiene ad un idoneo utilizzo delle risorse umane attraverso una più oculata politica del turn-over, un’immissione di personale, soprattutto sanitario, più giovane e motivato, e promuovendo la ricostruzione di vere e proprie "scuole" ospedaliere». A queste quattro aree strategiche, il Piano affianca altre quattro azioni di sistema: struttura organizzativa dipartimentale; meccanismi di monitoraggio e controllo; politica degli acquisti; formazione del personale. Il Piano prevede un rafforzamento significativo degli assetti organizzativi del Dipartimento della salute soprattutto in direzione delle aree economico-finanziaria, produttivo-gestionale, epidemiologica, farmaceutica e legale-contrattualistica. Contemporaneamente, il Piano individua un insieme di azioni rivolte a creare un sistema organico di monitoraggio dei flussi informativi in modo consentire un efficace controllo gestionale. Il Piano, secondo quanto riferito nel comunicato, prevede, altresì, una progressiva centralizzazione degli acquisti al fine di conseguire economie di scala ed allineare i costi a quelli medi nazionali nonchè di accrescere la trasparenza informativa e procedurale, soprattutto attraverso il funzionamento pieno della Stazione unica appaltante che già nei prossimi mesi consentirà di ottenere i primi corposi benefici. Infine, il Piano prevede la costruzione di un sistema di formazione e di aggiornamento sistematico del personale sanitario e amministrativo finalizzato a potenziare l’insieme delle capacità professionali». «Il complesso delle azioni e degli interventi del Piano porterà nel 2013, anno a regime, all’equilibrio di bilancio del sistema sanitario regionale, che consentirà da un lato di non incrementare il debito cumulato e, dall’altro, di utilizzare per usi alternativi la leva fiscale regionale»

7 commenti:

  1. Un plauso per il vostro prezioso impegno a tenere vivo l'argomento ospedale e fugare le ombre sull'impegno di quanto sono veramente interessati a risollevare le sorti della sanità calabrese.
    antonio frisina

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  2. Mi piacerebbe sapere se le dimissioni del Vice-Sindaco Zerbi sono state accolte o rigettate.
    Datemi notizie per aggiungere un nuovo tassello a questo incredibile puzzle amministrativo.
    Grazie.
    Placido De Pace

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  3. io so che la scaramuccia e' rientrata e che la figliola prodiga e' tornata alla paterna dimora

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  5. Il commento precedente non è di un promotore di questo Blog per cui presentandosi im modo così ambiguo ne ha causato la cancellazione.

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  6. MOVIMENTO ARCOBALENO 1/2
    Cittadini,
    come è ormai a tutti noto, la Giunta Regionale, con Del. Nr. 548/2009 ha approvato il Progetto denominato “Le Case della Salute – Un modello metaprogettuale per la riqualificazione della rete ospedaliera regionale” presentato dal Commissario Straordinario Dott. Giuseppe Graziano, in base al quale l’Ospedale di Oppido dovrebbe divenire “Casa della Salute” e contemporaneamente svolgere funzioni ospedaliere di riabilitazione e lungodegenza con 62 posti letto.

    Le Linee Guida del Ministero della Salute – e il Progetto regionale le fa proprie – stabiliscono che la Casa della Salute è una struttura polivalente e funzionale in grado di erogare materialmente l’insieme delle cure primarie e garantire la continuità assistenziale e le attività di prevenzione, nell’ambito delle aree elementari del distretto, corrispondente ad un bacino territoriale di 5.000 – 10.000 persone, 7 giorni su 7 per 24 ore (pag. 2 del progetto) e prevede, in sintesi, i seguenti:
    - Servizi Sanitari (SSA): Punto di Soccorso Mobile – 118; Ambulatorio Prime Cure e Piccole Urgenze; Guardia Medica h 24; Ambulatorio Medici di Medicina Generale e Pediatri; Poliambulatorio specialistico; Punto Prelievo e Donazioni; Minilaboratorio Chimica Clinica; Diagnostica Strumentale di Radiologia – Ecografia – Mammografia – Ecodoppler – Elettrocardiografia – Prove da sforzo – Holter cardiaco/pressorio – Tecnologie informatiche di telemedicina e teleconsulto – Risonanza Magnetica e TAC attraverso Unità Mobili. - Servizi Socio Sanitari (SSS): Consultorio familiare; Ambulatorio, spogliatoio e palestra per riabilitazione diurna; Servizio di Salute mentale; SERT; Assistenza Domiciliare Integrata.
    - Servizi e Attività Sociali (SAS).

    Il Movimento Arcobaleno, sul nuovo ruolo che la Giunta Regionale ha assegnato all’Ospedale di Oppido ritiene di dover esprimere il proprio punto di vista:
    - È POSITIVO il fatto che la struttura oppidese mantenga funzioni ospedaliere, con incremento dei posti letto, perché con ciò la Chiusura dell’Ospedale è stata scongiurata e da questo dato si può ripartire per un rilancio dell’azione finalizzata al successivo incremento dei servizi ospedalieri, che dovranno essere rivolti anche ai pazienti acuti di medicina generale e chirurgia nonché a garantire le urgenze con un punto di soccorso idoneo e funzionale;

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  7. MOVIMENTO ARCOBALENO 2/2

    - È POSITIVO il fatto che con la Casa della Salute i servizi ambulatoriali verranno potenziati e incrementati;
    - RIVENDICA al merito della precedente Amministrazione Comunale, se merito c’è, questo primo risultato, poiché esso è il frutto di una lunga opera di mediazione ma anche di aspre battaglie condotte in tutte le sedi istituzionali preposte (Regione, ASP e Conferenza dei Sindaci);
    - NON CONDIVIDE i toni trionfalistici con i quali l’Amministrazione Comunale in carica ha accolto la notizia, sia perché quella parte politica ha sempre contestato la validità di un progetto del genere (basta ricordare i loro comizi elettorali).
    - REPUTA COMUNQUE INSUFFICIENTI sia la tipologia sia la quantità dei servizi previsti rispetto alle esigenze di un territorio pre-montano e montano particolarmente disagiato sotto il profilo viario;
    - RITIENE ANCORA VALIDA LA PROPOSTA avanzata dal Sindaco Rugolo all’ASP e alla Regione dopo averla CONCORDATA CON TUTTE LE FORZE POLITICHE E SOCIALI e che Arcobaleno ha riportato nel proprio Programma Elettorale Amministrativo; tale proposta prevede l’allocazione in Oppido di un Punto di Primo Intervento – un Reparto di Medicina con 80 posti letto (per acuti – degenza prolungata e riabilitazione) – una Chirurgia d’Urgenza con 8 posti letto (CH e Day Surgery) oltre i servizi di diagnostica e ambulatoriali.

    ARCOBALENO, COMUNQUE, CONTINUERÀ LA PROPRIA BATTAGLIA CIVILE AUSPICANDO che l’Amministrazione Comunale in carica, ora che le vacanze estive sono finite, prenda finalmente in mano il testimone e si batta in tutte le sedi opportune per far accogliere quella proposta di potenziamento dell’Ospedale e, se possibile, ottenere anche di più… Vale a dire tutto ciò che ha promesso in campagna elettorale.

    SE FARÀ QUESTO, ARCOBALENO SARÀ AL SUO FIANCO A DIFESA DEI SACROSANTI DIRITTI DEGLI OPPIDESI !!!

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