giovedì 30 settembre 2010

FINE DELL'OSPEDALE!

Praticamente con la presentazione del nuovo piano sanitario, il governatore della calabria ha decretato la fine dell'Ospedale di Oppido. Da oggi si parla solo di "presidio distrettuale" (quindi come precisa una nota dell'Ufficio Stampa della Regione, non avrà funzioni ospedaliere).
Gabbati e contenti. 
Applausi a mano aperta e sorrisi cordiali hanno salutato l'on Scopelliti e seguito, che visto l'accoglienza , ha  indicato nelle dichiarazioni ai giornalisti, Oppido quale esempio di amministrazione e cittadinanza responsabile.  Aspre critiche e invettive contro chi, nella riunione dell'altra sera, cercava di richiamare l'attenzione su quella che in effetti non era una grande conquista. In effetti l'unico che sembrava rendersi conto a quale beffardo destino era stato destinato il nostro nosocomio pare fosse solo il consigliere (ex sindaco) dell'Arcobaleno. A nulla sono valse le richieste di attenzione per poter meglio far capire ai presenti  che in fondo è vero che l'edificio ( e meglio chiamarlo così) resta aperto ma i servizi che andrà ad erogare non sono affatto da ospedale.
E l'Ospedale di Montagna?
Il  governatore è stato molto attento a non parlare di zona montana, ha localizzato quale "zona alta" il nostro territorio per cui si rende necessario dotarlo di elisuperficie (attenti, non elisoccorso, quindi campo sportivo per eventuale atterraggio). Perchè? Non dovevano sparire gli Ospedali di Montagna?
Con il solito savoir faire degli uomini ben navigati in politica, ecco che appare come per incanto una definizione del tutto nuova ..... ospedali di "zona montana".
Con il nuovo piano gli ospedali di "zona montana" saranno Acri, San Giovanni in Fiore, Serra San Bruno e Soveria Mannelli. Queste quattro strutture oltre ai servizi previsti di medicina, anestesia, chirurgia, pronto soccorso semplice (?), svolgeranno anche le tipiche funzioni di ospedale distrettuale che eroga esclusivamente servizi territoriali tra cui il 118, centro polifunzionale territoriale, Cup, punto prelievi, radiodiagnostica, Sert, medici di medicina generale (Guardia medica), poliambulatorio specialistico.
E l'Ospedale di Oppido non era classificato come "Ospedale di Montagna" come gli altri?
Si, ma noi adesso abbiamo il PPI 24/h che volete? Una ambulanza attrezzata, speriamo sarà sempre disponibile per ogni esigenza. E per i prelievi. Nessuna preoccupazione un infermiere professionale sarà presente tutti i giorni per soddisfare le vostre richieste ed inviare il tutto (quando la navetta sarà disponibile) a Gioia Tauro, a Polistena a  ...boh!! Ed i risultati arriveranno non vi preoccupate, magari in ritardo, magari alterati per il girovagare turistico per i vari presidi, ma arriveranno, si spera ecc. ecc.
Vorremmo tanto sbagliarci ma non riusciamo ad essere entusiasti come i nostri amministratori. 

Ma per fortuna c'è la Cattedrale, possente e vigile, che con il suono delle sue campane ricorderà a chi di dovere che è ora di muoversi, di protestare di scendere in piazza per ribellarsi al prepotente di turno. Ma, a proposito, com'è che da oltre un anno non si sentono più?

sabato 25 settembre 2010

Scopelliti a Oppido domenica 26 settembre.

Il Governatore della Calabria e Commissario per la Sanità Giuseppe Scopelliti, domani alle 18,30 sarà a Oppido Mamertina presso la sala Consiliare del Comune per, speriamo, dire cosa sarà o cosa resterà del nostro presidio ospedaliero.

mercoledì 8 settembre 2010

domenica 29 agosto 2010

Ecco la risposta!


Come avevamo predetto, ecco le risposte (cliccare sull'immagine per ingrandire) al manifesto del movimento Arcobaleno. Non è escluso che altro movimento, gruppo o associazione possa aggiungersi alla disputa in atto.

domenica 22 agosto 2010

E' iniziata la guerra dei manifesti

Praticamente con i festeggiamenti in onore dell'Annunziata, si conclude il periodo di ferie dei nostri concittadini che pur con grandi sacrifici (vista l'attuale situazione economica nazionale e mondiale) hanno voluto trascorrere i meritati giorni di riposo presso il paese natio e che quindi si accingono a fare rientro presso i ripettivi luoghi di residenza e di lavoro. Crisi generale che tutti abbiamo potuto riscontrare in una progressiva riduzione delle presenze che si rispecchia anche nei giorni di permanenza presso le famiglie di origine.
Quale momento migliore quindi per far sentire la propria presenza ed il proprio impegno a tutta la comunità oppidese residente e non rivendicando il proprio ruolo politico nei confronti dei propri elettori e sostenitiori. Ecco quindi che sui muri delle vie e delle piazze della nostra cittadina sono apparsi i primi manifesti che, speriamo, preannunciano un costruttivo dibattito utile a chiarire situazioni e ruoli e che possa finalmente stimolare un maggiore impegno per cercare di risollevare le sorti di questo sventurato paese.

mercoledì 14 luglio 2010

Regione: il Presidente della terza Commissione in visita all'ospedale di Oppido

Oggi, mercoledì 14 luglio, alle 17.00, il Presidente della terza Commissione, “Attività sociali, sanitarie, culturali e formative”, Nazzareno Salerno, accompagnato dai componenti della stessa, visiterà l’ospedale di Oppido Mamertina per un sopralluogo. Dopo Gioia Tauro e Rogliano, quella odierna è la terza tappa del programma di ricognizione avviato sulle condizioni in cui versano le
strutture calabresi.
Restiamo in attesa di udire il suono della campane della Cattedrale che allertano e chiamano a raccolta i cittadini di buona volontà presso l'ospedale cittadino per protestare contro la paventata chiusura.

domenica 13 giugno 2010

Ancora sull'Ospedale


Da il Quotidiano di Domenica 13 giugno 2010
da "Lettere al Quotidiano"
Scopelliti, non si chiuda l’ospedale di Oppido
ESIMIO onorevole Scopelliti, mi rivolgo a lei perché, rispetto al passato sembra una persona
che si impegna per il bene della collettività e non per interessi campanilistici o peggio ancora
personalistici. Le chiedo fermamente, a nome mio e di tutta la parte buona, ossia non interessata della Piana di Gioia Tauro, di aver rispetto (mi riferisco all'annosa questione dell'ospedale unico) della scelta di 22 sindaci su 26, che in sede di "Conferenza dei sindaci" aveva scelto quale sede appropriata per l'Ospedale unico, il sito di Cannavà di Rizziconi, per la sua centralità rispetto a tutti i comuni della Piana. Un ospedale non è un monumento di una città ma è un bene
al servizio della collettività, è di tutti, deve essere centrale e funzionale, dotato di tutti i reparti
che potrebbero essere intitolati a quelle persone decedute a causa della mala sanità. Un ospedale
dove si possa partorire e non lasciare i figli subito orfani. Se non ricordo male, gli eredi del principe Acton Ferdinando erano propensi alla costruzione su un loro terreno. Onorevole,
se io fossi “di parte” adesso dovrei dirle che l'ospedale di Gioia Tauro deve tornare funzionale
come un tempo, ma sono fermamente convinta che la collettività debba avere la priorità su tutto.
Io per prima, riconosco l'importanza della città di Palmi rispetto ai paesi viciniori. Riconosco
la cultura ... Palmi ha dato i natali a Cilea, Leonida Repaci, Zappone, Manfroce, Maria De
Maria e tanti altri ancora; ma ribadisco dobbiamo pensare alla collettività e a niente altro.
Mi permetto, inoltre, di dire che a mio parere chiudere l'ospedale di Oppido Mamertina o
trasformarlo in altro è, come progettare omicidi. L'ospedale di Oppido è a tutti gli effetti un ospedale di montagna. Mi spiego: se a Piminoro o a Scido qualcuno viene colpito da un qualsiasi malore, Cannavà o Palmi sono comunque lontane. La prego, di voler riflettere bene, prima della decisione finale e di non farvi influenzare da fin troppo scontati campanilismi. Ripeto io potrei dirle che Gioia Tauro è la città del porto, che è centrale rispetto agli altri paesi, che ha dato i natali a molti personaggi importanti; anche viventi. Potrei raccontarle il nobile passato della mia città che non ha niente da invidiare a Palmi, ma non dico niente. Non servono polemiche ma
fatti concreti. Non aggiungo altro, le dico solo di agire da presidente nello stesso modo di quando era sindaco, continuando ad impegnarsi per il bene comune.
Caterina Sorbara
Gioia Tauro