sabato 5 novembre 2011

Punto primo intervento attivo h24


da Il Quotidiano della Calabria  Sabato 5 novembre 2011

Punto  primo intervento attivo h24

di TULLIA MORABITO
OPPIDO MAMERTINA
-Ci è voluto più di un anno perché si arrivasse al risultato: da lunedì il punto di primo intervento dell'ex ospedale di Oppido Mamertina sarà attivo 24 ore su 24, e non più solo la notte come accade ad oggi.
La stessa Rosanna Squillacioti, direttore dell'Asp, sarà a Oppido per l’inaugurazione. Da oltre un anno il sindaco di Oppido, Bruno Barillaro, chiedeva che quanto meno fosse riattivato il Ppi per tutto il giorno, e non solo la notte, soprattutto considerando le centinaia di studenti che frequentano le scuole oppidesi. Quando il governatore della  Calabria Giuseppe Scopelliti, un anno fa aveva visitato l'ospedale della cittadina o, per meglio dire, quello che di ospedale vi rimaneva, aveva garantito che sarebbe stato attivato a breve il Ppi. Lo scorso giugno l’allora commissario
straordinario Rosanna Squillacioti, anche lei in visita a Oppido, dicendosi «amareggiata nel vedere questa struttura che negli anni è stata distrutta», senza alcun tentennamento aveva affermato che ormai  non si poteva farlo diventare di nuovo un ospedale. Un concetto che ha ribadito a Palmi nei giorni scorsi: «quello di Oppido mamertina tutto si può definire ma non un ospedale - aveva detto il commissario - ma ci stiamo adoperando affinché possa trasformarsi nel giro di poco tempo in un centro di primo intervento, per garantire agli abitanti del posto e della zona una adeguata copertura medica». Soprattutto considerando che si tratta di una zona dell'entroterra pianigiano reggino. E così è stato.

5 commenti:

  1. i medici saranno quelli del118,che tutti abbiamo avuto modo di conoscere,e gli infermieri sono stati tolti all'unico reparto esistente e al punto prelievi e ho saputo che per cio' il punto prelievi sara' spostato al poliambulatorio di Tresilico

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  2. da Calabria Ora del 03/12/2012
    La Fials chiede aiuto al direttore dell’Asp 5 di Reggio Calabria, Rosanna Squillacioti, per scongiurare la chiusura di almeno un piano del presidio ospedaliero di Oppido.
    Dopo l’ispezione dell’ospedale da parte dei carabinieri del Nas e del Noe, di lunedì scorso, si attende per la prossima settimana la decisione ufficiale sul futuro della struttura. «La Fials Sindacato Autonomo Sanità – si legge in una nota a firma del segretario provinciale Bruno Ferraro e del responsabile Fials Palmi Giuseppe Ruffa - in relazione alla chiusura del presidio ospedaliero di Oppido da parte dei Nas è fortemente preoccupata per le ricadute di carattere assistenziale che i cittadini dovranno subire. La Fials evidenzia come circa
    25.000 cittadini dovranno “emigrare” verso i presidi di Polistena e Gioia Tauro per usufruire dei servizi sanitari ». Una preoccupazione tutt’altro che fuori luogo. Dopo
    la lunga e meticolosa ispezione dei militari dell’arma, che si è protratta dalle prime ore del mattino fino alla tarda serata sembra che i militari abbiano riscontrato delle carenze strutturali; un risultato che interni all’ospedale hanno definito «non positivo». La situazione dei cittadini oppidesi, e dei paesi limitrofi, è «decisamente aggravata dall’assoluta mancanza di viabilità nella zona aspromontana – prosegue la nota del sindacato
    autonomo -, pesantemente penalizzata dalla recente alluvione ma anche e soprattutto all’intasamento dei presidi aperti, derivante dalla chiusura di quelli di Taurianova e Palmi. La Fials chiede al direttore generale dell’Asp 5 di Reggio Calabria di voler intervenire presso
    il magistrato che ha depositato l’ispezione e quindi la chiusura – scrive il segretario Ferraro -, al fine di poter avere l’autorizzazione a lasciare aperto, in deroga, un piano del presidio di Oppido, da adibire all’erogazione di servizi sanitari all’utenza e contemporaneamente attivare i lavori necessari alla messa a norma della struttura ».
    Mauro Nastri

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  3. Nessuno dei responsabili di questo sfacelo ora attacca manifesti sulle mura del paese?

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  4. 06/12/2011 A seguito di un'ispezione dei carabinieri del Nas, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Grazia Rosa Squillacioti (in foto), di 61 anni, è stata denunciata in stato di libertà. I militari hanno accertato carenze igienico-strutturali nell’ospedale civile di Oppido Mamertina. L’accusa nei confronti di Grazia Rosa Squillacioti è di inosservanza della normativa concernente l’igiene e la sicurezza dei luoghi di degenza e di lavoro. Dall’attività di controllo svolta dai carabinieri è emerso che l’ospedale di Oppido è caratterizzato da igienico-strutturali e tecnico impiantistiche tali da costituire, secondo gli investigatori, un potenziale pericolo per la sicurezza dei degenti e del personale sanitario. (da Il Quotidiano della Calabria)

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  5. ALL’ON. GIUSEPPE SCOPELLITI
    GOVERNATORE DELLA CALABRIA

    On.le Presidente,
    con questa mia lettera, nella mia qualità di consigliere comunale e di attivista da sempre nel PDL, voglio porre alla Sua attenzione la problematica relativa alla chiusura dell’Ospedale di Oppido Mamertina, che sta interessando e preoccupando notevolmente la popolazione residente.

    Come Lei sicuramente già sa, da tempo oramai si paventa la chiusura di quello che e rimasto come Ospedale, anche se, con notevoli sforzi e sacrifici, grazie anche alla Sua sensibilità di politico e, soprattutto di uomo, sempre vicino alle problematiche sociali, ed all’infaticabile opera della D.ssa Squillacioti, Direttore Generale dell’Asp 5 di Reggio Calabria, sinora si è riusciti a tenere in vita alcuni servizi come il PPI e la lungodegenza, che tuttavia, a causa di una serie di fattori avversi, rischiano oggi di scomparire lasciando nell’abbandono totale una comunità che non è costituita soltanto dagli abitanti oppidesi, ma anche da quelli dei paesi limitrofi, per un bacino di utenza di oltre diecimila anime.

    Eliminare l’Ospedale vorrebbe dire negare ai cittadini il diritto alla salute garantito invece dalla nostra Costituzione, e creare un enorme disservizio.Le chiedo pertanto, in considerazione del ruolo che Lei occupa oltre che dell’amicizia e dell’intesa politica che da tempo ci lega, di voler intervenire tempestivamente per risolvere la questione, manifestandole sin d’ora la massima collaborazione per ogni iniziativa che Lei intendera intraprendere per evitare che la comunità oppidese subisca questa grave perdita.

    Confido nella Sua opera, certo che Lei saprà risolvere nel modo più giusto la questione. La saluto cordialmente.

    Oppido Mamertina li 09/12/2011

    Il Consigliere
    Carlo Frisina

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