venerdì 8 maggio 2015

La fine dell'Ospedale di Oppido Mamertina


Alla fine quello che si temeva è successo. 
La politica ha deciso, l'Ospedale di Oppido Mamertina va chiuso.
La lenta agonia che ha visto la chiusura e il ridimensionamento di reparti e servizi è arrivata ormai alla conclusione. Dal 1° giugno saranno trasferiti gli ultimi posti letto rimasti (30) di lunga degenza è sarà ridimensionato anche il PPI che sarà trasformato da h24 ad h12 per il momento e potete stare sicuri che a breve si troverà una giustificazione plausibile per determinarne la chiusura totale.
Dove sono tutti gli onorevoli che si sono dichiarati "amici di Oppido e degli oppidesi" che non si sono lasciati sfuggire la ghiotta occasione per una inquadratura delle telecamere e per un articolo sui giornali locali.
La manifestazione di ieri ha visto la presenza delle solite comparse che a vicenda si scambiano i ruoli per compiacersi dell'incarico pubblico (purtroppo senza contare nulla) che occupano.
Il problema vero non è la chiusura di questa o quella struttura, ma la pericolosa colpevole incoscienza di non aver saputo creare e dare alla cittadinanza una alternativa valida. Si è pensato solo a chiudere senza dare risposte certe e valide ai cittadini del comprensorio. Le scelte si fanno altrove.
Come altrove si è deciso che dei cinque "Ospedali di Montagna" solo Oppido con un colpo si spugna è diventato un perfetto territorio con viabilità e strade degne dei migliori paesi della pianura padana.
La cosa più triste è che ormai la gente è rassegnata al proprio destino e la manifestazione di ieri lo ha dimostrato. Se togliamo gli amici sindaci ed amministratori locali, le forze dell'ordine ed il vescovo con il suo seguito, la presenza del "popolo" era talmente ridotta al lumicino che probabilmente gli operatori televisivi e i fotografi hanno dovuto trovare delle prospettive particolari per dare all'inquadratura una parvenza di "attiva partecipazione dei cittadini". La politica non è credibile, è falsa e spregiudicata. Ma questo non lo sapevamo già? E allora non resta che aspettare lo "Scopelliti" di turno che venga nuovamente e palesamente a prenderci per i fondelli ed a ricevere l'immeritato applauso.



domenica 11 gennaio 2015