Ieri si sono svolti i funerali dell''artista Concetta Mazzullo che tanto lustro ha dato alla nostra cittadina.
Una breve biografia per ricordarla.
Concetta Mazzullo è nata ad Oppido Mamertina (RC). Pittrice, si è formata alla scuola del padre, noto scultore, pittore e poeta. Ha tenuto molte mostre personali a Roma, Salsomaggiore Terme, Oppido Mamertina, Palmi, Parigi, Hong Kong. Ha partecipato a moltissime rassegne in Italia, Francia, Inghilterra, Austria, USA, Giappone, Spagna, Malta, Germania, Hong Kong, Belgio, Jugo-slavia, Corea, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Svezia, Turchia, etc., ottenendo prestigiosi premi. Molti critici hanno scritto di lei, tra cui E. Bruzzi, V. Gubitosi, W. Sorrentino, G. Boulanger, F. Novelli, T. Ho Kit, Y. Kwang Ngah, E. Ordonez, M. Meozzi e molti altri. Pluriaccademica, recensita su giornali, riviste e nei principali cataloghi d’arte italiani e stranieri, sue opere si trovano in Musei, Accademie, Chiese e collezioni private in Italia e all’estero. «L’arte di Concetta Mazzullo è straordinariamente vitale, densa di drammatici rilievi; affronta con forte impegno temi legati all’esperienza dell’umanità contemporanea o al sacro, scandendo perentoriamente i contenuti in una figurazione vibrante. Forme e colori, equilibrati nel ritmo da spatolate decise e ben strutturate, tessono la trama di una narrazione ricca di pathos...» (S. Perdicaro)«Concetta Mazzullo si immerge completamente in un’arte pittorica che sa affrontare temi a noi molto cari e legati ad una problematica sociale propria dei nostri tempi, direttamente a con-tatto con una realtà quotidiana che l’artista affronta in prima per-sona per poter trarre motivi più significativamente esemplari di una crisi esistenziale che ha ormai invaso gran parte del mondo. I temi dell’emarginazione, della povertà, della tossicodipendenza, della solitudine vengono ripresi dall’artista con una significativa decisione di tratti che riesce a definirne con estremo verismo i par-ticolari più nascosti, riuscendo così a fissare sulla tela il ritratto di una società ormai in crisi e non più alla ricerca di verità sane ma deviate verso forme di piacere che si basano unicamente sul rag-giungimento del massimo soddisfacimento col minimo sacrificio, senza tener conto della falsità di queste promesse che ben presto si trasformeranno in dolore e abbandono». (Laura Capellini)
Una breve biografia per ricordarla.
Concetta Mazzullo è nata ad Oppido Mamertina (RC). Pittrice, si è formata alla scuola del padre, noto scultore, pittore e poeta. Ha tenuto molte mostre personali a Roma, Salsomaggiore Terme, Oppido Mamertina, Palmi, Parigi, Hong Kong. Ha partecipato a moltissime rassegne in Italia, Francia, Inghilterra, Austria, USA, Giappone, Spagna, Malta, Germania, Hong Kong, Belgio, Jugo-slavia, Corea, Lussemburgo, Svizzera, Polonia, Svezia, Turchia, etc., ottenendo prestigiosi premi. Molti critici hanno scritto di lei, tra cui E. Bruzzi, V. Gubitosi, W. Sorrentino, G. Boulanger, F. Novelli, T. Ho Kit, Y. Kwang Ngah, E. Ordonez, M. Meozzi e molti altri. Pluriaccademica, recensita su giornali, riviste e nei principali cataloghi d’arte italiani e stranieri, sue opere si trovano in Musei, Accademie, Chiese e collezioni private in Italia e all’estero. «L’arte di Concetta Mazzullo è straordinariamente vitale, densa di drammatici rilievi; affronta con forte impegno temi legati all’esperienza dell’umanità contemporanea o al sacro, scandendo perentoriamente i contenuti in una figurazione vibrante. Forme e colori, equilibrati nel ritmo da spatolate decise e ben strutturate, tessono la trama di una narrazione ricca di pathos...» (S. Perdicaro)«Concetta Mazzullo si immerge completamente in un’arte pittorica che sa affrontare temi a noi molto cari e legati ad una problematica sociale propria dei nostri tempi, direttamente a con-tatto con una realtà quotidiana che l’artista affronta in prima per-sona per poter trarre motivi più significativamente esemplari di una crisi esistenziale che ha ormai invaso gran parte del mondo. I temi dell’emarginazione, della povertà, della tossicodipendenza, della solitudine vengono ripresi dall’artista con una significativa decisione di tratti che riesce a definirne con estremo verismo i par-ticolari più nascosti, riuscendo così a fissare sulla tela il ritratto di una società ormai in crisi e non più alla ricerca di verità sane ma deviate verso forme di piacere che si basano unicamente sul rag-giungimento del massimo soddisfacimento col minimo sacrificio, senza tener conto della falsità di queste promesse che ben presto si trasformeranno in dolore e abbandono». (Laura Capellini)
Mentre il sindaco e la "viscida" presidentessa erano ad organizzare Miss Italia, si svolgevano i funerali della pittrice...
RispondiEliminaNessun discorso di commiato...
nessun manifesto...
*presidentessa del consiglio
RispondiEliminaAbbiamo capito,anonimo 14.28, che la cosidetta "viscida presidentessa" si stà già organizzando la campagna elettorale per quando , fra cinque anni pensa di poter fare il sindaco.
RispondiEliminaMa chi?!?
Lei?!?
Non ha ne arte e ne parte!
Non l'avete sentita parlare?
Parla peggio dell'ex sindaco!
ALCUNI PIVELLINI E' MEGLIO CHE STIANO A CASA!!!
Io avevo già notato gli atteggiamenti esibizionistici della Presidentessa...
RispondiEliminaBeh , se farà la stessa campagna elettorale di luglio la voteranno in tanti...
..."All'anchi all'aria"...
Noto con piacere che la protagonista di questo dibattito è la Circe Eleonora...
RispondiEliminaAuguri per il Blog, auguro vita lunga e felice.
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