Da "IL GIORNALE" di domenica 30 ottobre 2011
PREZZI DOPPI, STIPENDI DIMEZZATI QUEL BIDONE DI EURO
Attaccano Berlusconi perché ha detto la verità: la moneta unica è stata una fregatura. Ma ora dobbiamo tenercela Fondo monetario in campo per evitare che la crisi si allarghi a tutta l`Europa di Vittorio Feltri
Si può essere critici e al tempo stesso difensori dell`euro? Certo che sì. La moneta unica c`è da quasi dieci anni e, facendo noi parte dell`Unione europea, siamo costretti a tenercela e abbiamo perfino interesse a tutelarla. Ma questo, come ha giustamente detto Silvio Berlusconi, non ci impedisce di vedere le cose come stanno:
«L`euro non ha convinto nessuno, non funziona». Peggio ancora: è stata ed è una fregatura.
Gli italiani si accorsero della bidonata fin da subito. Alcuni mesi dopo l`adozione della strana divisa constatarono infatti che iloro stipendi (mi riferisco al potere d`acquisto) si erano ridotti quasi della metà.
Ma ormai era tardi per tornare indietro alla vecchia liretta, abbandonata in fretta da Romano Prodi senza curarsi del cambio rovinoso imposto da Bruxelles:1.936,27. Da notare che il centrosinistra, all`epoca al governo, aveva spacciato l`entrata nella moneta unica come una grande conquista. Ricordo i festeggiamenti.
Sembrava avessimo vinto i mondiali di calcio. Euforia popolare.
Tutti felici di poter andare in Francia e in Germania risparmiandosi la scocciatura di comprare franchi e marchi.
Capirai che soddisfazione.
Qualcuno, forse assillato da complesso d`inferiorità, si sentì grazie alle nuove banconote un europeo a ogni effetto, dimenticando di essere ancora italiano, cioè - secondo banali stereotipi un mandolinaro, uno spaghettaro e addirittura un mafioso. Pia illusione, come dimostrano le recenti risatine di Sarkozy e della Merkel.
Le nostre difficoltà sono rimaste intatte: debito statale mostruoso, amministrazione pubblica da rottamare, evasione fiscale record, Mezzogiorno da barzelletta, Napoli sommersa dai rifiuti, tre organizzazioni criminali eccetera. Non bastasse, rischiamo di fare il paio con la Grecia perché, invece di impegnarci a risalire la china, sprechiamo energie per fare i conti con Susanna Camusso e i suoi epigoni, con la sinistra europeista a giorni alterni e con un sistema istituzionale (e politico) ideato apposta per provocare la paralisi decisionale.
In più, un euro che non si svaluta, ci vieta di sfruttare le esportazioni e penalizza pure il lavoro dipendente. Chi ieri guadagnava 2 milioni di lire al mese, e se la cavava egregiamente, oggi percepisce 1.000 euro e non crepa di fame perché si arrangia con la pensione della nonna o con una piccola entrata in nero.
Allegria.
Non c`è nemmeno bisogno di rammentare le cause del fenomeno. Solo un esempio: se un paio di scarpe costava 100 mila lire, ora costa 100 euro. Anche un deficiente comprende che la moneta unica non è stata un vantaggio, ma una catastrofe. A non capirlo però sono nove economisti su dieci, i quali insistono nel raccontarci questa favoletta: se non avessimo avuto l`euro, saremmo già falliti da un pezzo. Affermazione gratuita in quanto non esiste controprova.
Mentre esiste la prova che le paghe si sono dimezzate e che i prezzi (inclusi quelli delle case) si sono raddoppiati. Un concetto troppo complicato per le teste fini che amano discettare di finanza e roba simile. Le medesime che non sono state capaci neppure di prevedere - che dico, di vedere - la bolla speculativa e i titoli spazzatura, e che hanno gridato al la crisi soltanto quando ci eravamo dentro fino al collo.
D`altronde se gli economisti fossero bravi non ci avrebbero conciati così e sarebbero ricchi, viceversa sono in brache di tela quanto noi.
Non è che Berlusconi ci sia tanto simpatico, anzi, ma che l'euro sia stata una fregatura è fuor di dubbio !
domenica 30 ottobre 2011
domenica 23 ottobre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
Ci rubano anche il nostro passato.
La notizia è rimbalzata sui media nazionali, anche il TG1 in prima serata ha proposto il servizio dell'arresto dei due tombaroli in flagranza di reato. Sicuramente nel corso degli anni episodi simili con ritrovamenti fortuiti o cercati hanno deliziato politici locali compiacenti e abbellito arredi di pseudo studiosi o semplici amanti delle cose antiche. Ma la cosa che di più ci sconvolge è il fatto che personaggi che per vocazione e passione hanno dedicato i propri studi alla conoscenza e salvaguardia delle nostre bellezze architettoniche ed alla ricerca di civiltà antiche si trovino coinvolti schifosamente in questi luridi traffici. Il materiale sequestrato è abbastanza consistente per quello che dovrebbe essere il breve periodo di ricerca. Sorge spontaneo il dubbio sull'effettiva consistenza dei ritrovamenti degli scavi fatti da altri studiosi fino a qualche anno addietro nello stesso importantissimo sito e del perchè dei forti contrasti con la Sovraintendenza di Reggio Calabria. C'è stato mai un resoconto dettagliato e documentato dei vari ritrovanenti?
Dove si trova tutto il materiale ritrovato? A quando l'apertura del Museo Civico cittadino, luogo ideale per la valorizzazione dei nostri tesori?
Il nostro grande rammarico è che non solo è difficile riuscire a vederre un futuro migliore, ma constatare che ci viene rubato anche il nostro passato.
Sentiamo il dovere di rivolgere un ringraziamento a tutte le forze dell'ordine ed in particolare ai Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Cosenza e dei militari della Compagnia di Palmi e della stazione di Oppido Mamertina per l'ottima operazione che li ha visti protagonisti.
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