Domenica 28 marzo e lunedi 29 marzo si vota per il rinnovo del Consiglio e della Giunta Regionale della Calabria oltre che per il rinnovo di alcune amministrazioni comunali. Già i muri della nostra cittadina cominciano ad essere tappezzati con manifesti di candidati che con slogan e sorrisi ammalianti ci invitano a votarli. La corsa alle poltrone è già ampiamente cominciata e tutti cercano quei consensi che gli possano garantire di occuparle per almeno i prossimi cinque anni. In un periodo difficile come quello che stiamo attraversando, la politica non conosce crisi, né la difficoltà di arrivare a fine del mese. Un posto a palazzo Campanella garantirà una rendita assolutamente non disprezzabile che supera sicuramente i 10.000 euro al mese con annessi e connessi.
Ma dove erano tutti questi personaggi nel momento in cui i reparti dell'Ospedale venivano chiusi? Quando il paese restava isolato dal resto del mondo? Quando le strade venivano portate via da fiumi di acqua torrenziale? Dov'è lo sviluppo e il lavoro che vedeva nel porto di Gioia Tauro il volano per l'intera regione mentre i nostri figli continuano ad emigrare con laurea e portatile in mano?
Con quale coraggio i nostri amministratori ci possono suggerire di votare i loro beniamini che già in passato hanno dimostrato solo di saper prendere in giro l'intera comunità con promesse mai mantenute?
Pensavamo che al di fuori degli schieramenti politici e partitici ci si dovesse concentrare su di un nominativo, possibilmente local
e, su cui concentrare i nostri voti per poter sperare se non in un consigliere regionale (non ci riusciamo nemmeno per un consigliere provinciale) almeno nella possibilità di avere un potere contrattuale più consistente con i centri di potere politico istituzionali. Invece ci ritroviamo si con dei nostri concittadini in lista (assolutamente rispettabili) ma senza alcuna speranza di essere competitivi per misere logiche personalistiche o di servizio mentre una miriade di personaggi continuano a garantire un impegno a racimolare consensi per il nipote, il cugino il lontano parente ed ancora una volta per l'amico. Come al solito ci sarà una grande dispersione di voti, saranno accontentati quei politici che contano su quei 20, 50 voti che alla fine daranno il peso e la consistenza sulle decisioni importanti che interessano la nostra cittadina. Resteremo come sempre con le pezze al culo e con le promesse non mantenute, però ci sarà per qualcuno un amico a cui poter chiedere il misero favore personale.